Gransasso - via "Il Vecchiaccio"

Una via stupenda , con un traverso spettacolare, che ti lascia con il cuore in gola fino a che non sei fuori.
il primo tiro l'ho fatto con una variante su placca riconoscibile da due enormi rigole nere(consigliato da un amico), un po difficile da proteggere ma che vale la pena fare, consigliata, belli i tiri centrali facilmente proteggibili, e poi finalmente il tanto rinomato tiro chiave di P.Bini...ahhhhhhhhhhhhh..che liberazione averlo fatto !

Mi preparo il cordino in kevlar perchè sapevo di una mini clessidra dove poter proteggere, sono pronto... parto... sono un po teso perchè su questo tiro si sente il peso di racconti sentiti e risentiti;
metto il rinvio sul fittone (che ci sta tutto e in apertura non c'era....brrrr) e inizio a guardarmi qui e li per capire come fare il traverso, cerco sta famosa clessidra, avanzo... indietreggio... salgo un po.. scendo un po...di clessidre neanche l'ombra (la cercavo quantomeno per capire la direzione)...ok, vado senza clessidra; cerco di capire come fare il traverso e sono un po teso, un po perplesso...bah...un viaggio fantastico
...ammetto che dopo averlo fatto, pensi: non è difficilissimo anche se molto delicato, ma quando ci staiii.....vai vai.....
io ho traversato esattamente sulla linea del fittone, diversi metri a sinistra fino a uscire dalla placca ed arrivare sullo spigolo, dove sparisci alla vista dell'assicuratore e ti ritrovi su una cengettina.. non proteggi niente ma sei abbastanza comodo per poter prendere fiato ed affrontare l'ultima placca appoggiata e liscissima,sembra levigata dall'acqua. Bellissimo è stata una forte emozione !

devo tornarci per trovare sta famosa clessidra, sarà stata la tensione, ma io non l'ho vista.