Corsica - Dos d'Elephant

Che dire di questa via....sono veramente estasiato.
Su una guida ho letto: "un arrampicata mistica"; Catherine Destivelle disse: "la più bella scalata su granito di Francia"...
Io nel mio piccolo posso dire che l'avvicinamento è fantastico, un ruscello con cascate e pozze da paradiso terrestre, bello arrivare all'attacco della via in una fitta vegetazione mediterranea e poi c'è lei ...le dos d'elephant...
Intorno a questa via c'è un alone di mistero...è quasi corretto dire che il grado non esiste, le guide sono discordanti, su alcune leggi: tiri di 6c, su altre di 6b...su altre ancora c'è scritto: 6a obblg. ma è meglio viaggiare bene sul 6b .....non resta che andare e provare.
Per me l'impegno psicologico è stato notevole, era la mia prima volta su granito, se faccio eccezione di una vietta fatta il giorno prima ; a 3 tiri dalla fine non ero più in grado di continuare a tiri alterni , quindi ho mollato a Bruno, mio compagno di cordata, l'onere di arrivare fin su ...non ha esitato ad accettare , era fortemente motivato a terminarla nonostante le nuvole poco rassicuranti ed io ero felice di questo.
Sulla guida diceva: inutile portarsi dadi ed altro...ora è tutto chiaro...capisco il motivo....si viaggia senza prese...tacchette minuscole? miscrosvasi?..eh?....non ci sonoooooo... solo aderenza con una protezioni ogni 6 mt circa, improteggibile in altro modo...inutili anche le staffe.... è impossibile fare qualsiasi "artefizio"...si deve andare e basta....la citazione "vai vai" non è mai stata cosi calzante come su questa via.
Io non ho parole...sono contetissimo di aver fatto questa via e questa esperienza; soprattutto di averla fatta con Bruno..una persona meravigliosa che mi ha lasciato il bel ricordo di una bella esperienza in comune...hihihih....fischietta sempre....anche nelle situazioni piu impegnative e stressanti, lui fischietta...ma che bello !

Ecco qualche foto del Dos d'elephant.


Mi permetto di riportare una poesia di Gianni Battimelli che avevo letto prima di partire per la Corsica e che ora comprendo meglio.

Le dos d'elephant


Presso il colle di Bavella
di salite ce n'è tante
ma di tutte la più bella
è la schiena d'elefante.

Una via di pura placca
dove conta l'aderenza,
non c'è presa, non c'è tacca
e bisogna fare senza.

Sullo specchio di granito
ben si spinge con la suola
e fidando nell'attrito
ci si regge e non si vola.

Se però perdi il controllo
slitta il piede e vai di sotto,
vieni giù a rotta di collo
e tremendo sarà il botto
perché lungo questa placca
ci son poche protezioni,
non trattieni più la cacca
e la fai nei pantaloni.