Breithorn, la traversata incompiuta

Breithorn, luglio 2008
Ma insomma sempre insoddisfatti !...

cit. Quando la sorte ti è contraria
e hai mancato di successo,
smetti di far castelli in aria
e va a piangere sul cesso!

Decidiamo di partire per il solito WE "toccata e fuga in tour de force allucinante" con partenza venerdi sera e rientro domenica sera.
Alla 20 Elma viene a prendermi a casa alle 21 circa siamo a velletri per prendere Esteban un pezzo di pizza al volo e via in autostrada per un viaggio che durerà tutta la notte e ci catapulterà a Cervinia (ore 06.00).
Giusto il tempo di fare colazione, i tickets della funivia e via verso 3480 mt .
Siamo all'inizio, andiamo di corsa ci hanno detto che il rifugio "Rossi volante " e sempre pieno e chi prima arriva, meglio alloggia; poche chiacchiere... veloci verso il Breithorn.
Durante l'avvinamento si vede tutto il tragitto che ci aspetta il giorno successivo.
Un'imponente cresta Spettacolare !


Il tragitto è molto lungo ma affatto faticoso, temo di trovare il bivacco pieno e potremmo passare la notte per terra al freddo...ma l'ottimismo è il sale della vita ;-)
Il bivacco non si vede fino a che non ci sbatti sopra....vado veloce verso la porta...Incredibile !...è vuoto...nell'arco della giornata arriveranno molte persone; fuori nevica copiosamente e scende la nebbia, arrivano a fatica dei ragazzi che si sono persi e ci trovano grazie a urla e fischietti. La sera stiamo talmente stipati che manca l'aria, un odore sgradevole di zuppa e piedi ci avvolge...Elma sta male, un po per la quota e un po per la situazione sgradevole nel bivacco, io sono nauseato ma sto bene, Esteban idem.
Nevica tanto..troppo ..sono un po preoccupato per domani, pensiamo che sia meglio partire prima di tutti, troppa gente...alcuni anche poco simpatici.
Sono le 03.00 ci svegliamo per prepararci, una colazione veloce con qualche biscottino e thè caldo avanzato al sera prima.
Usciamo fuori, le nuvole sono scomparse il cielo è stellato ma la neve caduta nella note è tantissima. Ci avviamo, prendo io a batter traccia, si affonda fino al ginocchio, nella notte non si vede bene dov'era il crepaccio sotto la "Roccia Nera" vado a memoria ma voglio evitare la parte più diretta. Mi sento in forma vado spedito, ma vedo Elma stranamente lenta...penso che è ancora assonnata...saliamo fino in vetta alla "Roccia Nera" il primo step è fatto, guardo la cresta piena di neve soffice, ci confrontiamo e siamo concordi che è un pò pericolosetta, Elma sta male e decide che non vuole continuare, con Esteban è la prima volta che vado in montagna e non so come si muove su percorsi insidiosi... elma si propone di scendere da sola per farci continuare la traversata ma non se ne parla proprio di farla tornare da sola sul ghiacciaio ... vabbè avere degli obiettivi ed essere determinati ma perchè rischiare oltre il dovuto...siamo qui per divertici !
Scendiamo e ci dirigiamo verso il versante opposto dove elma potrà rietrare da sola in tutta tranquillità, sua e nostra.
Io ed Esteban stiamo bene, la giornata è bella e prendiamo un ripido pendio a dx della via normale che ci porta in vetta al Breithorn Occidentale, evitiamo un pericoloso crepaccio e traversiamo un ponte di neve stretto stretto e molto simpatico (la strizza te fa corre veloce). Siamo in orario per continuare la traversata ci dirigiamo in senso contrario verso il Breithorn Centrale, dentro di me penso che se ci sono le condizioni continuiamo fino a tornare alla Roccia Nera (così da ritentare al contrario la traversata) arriviamo sul Centrale la cresta è affilata ma non pericolosa, proviamo ad andare oltre verso l'Orientale, ma il percorso qui comincia ad essere insidioso, vedo dei ragazzi poco avanti a noi scendere , dall'altro versante della Roccia Nera altre cordate scendono poco dopo il primo tratto di cresta...da lontano io ed Esteban sentiamo un rumore sordo e potente di qualcosa che viene giù.....non abbiamo più dubbi, scendiamo pure noi...sono un po dispiaciuto, soddisfatto per aver fatto 3/4 della traversata ma deluso, magra consolazione che in quella giornata nessuna delle cordate è riuscita a completarla, il che mi fa pensare che cmq rinunciare è stata una scelta saggia.
Scendendo si parlotta, siamo fuori dalla parte pericolosa del ghiacciaio vicino le piste da sci, Esteban mi dice che non è mai caduto in un crepaccio, manco il tempo di dirlo.... prima ci cado io e 1 secondo dopo lui...che ride ! ...siamo fuori solo con la "capoccia" tutti e due...la figura dei cretini......ovviamente nulla di pericoloso, sono buchi su accumuli di neve ai lati delle piste ma la sensazione di cadere in un buco è sempre sgradevole.
Il tempo è cambiato, sta per piovere, prendiamo subito la funivia per scendere, al Plateau Rosa ci rivediamo con Elma che scendendo di quota ha ripreso sembianze umane e sta bene. Non la vedo demoralizzata per aver rinunciato anzi ...l'unica nota dolente il cell perso (gliè l'hanno rispedito dopo 1 settimana, più culo che anima).

Torniamo a Cervinia ci cambiano i vestiti puzzosi che abbiamo addosso da 2gg e via in auto sulla strada del ritorno...il solito We massacrante dove non si dorme, si fatica e si fa montagna....come sempre sorridendo penso "ma chi me lo fa fareeeee ".


Qui le foto

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